La lunga vallata è segnata dal corso del Marecchia, fiume che nasce in Toscana dal Monte Zucca, nel complesso dell’Alpe della Luna, e sfocia a Rimini.
Il paesaggio appare attraente e armonico nei suoi contrasti.
Verdi colline e campagne ben coltivate si alternano a inattesi speroni di roccia calcarea sui quali la Signoria dei Malatesta ha edificato torri e fortezze a controllo del territorio: punti, oggi, dai quali si può godere di uno straordinario paesaggio, sia verso il mare che verso i monti.
Il comune più vicino alla costa è Santarcangelo di Romagna, cittadina che ha conservato un centro storico magnifico, fatto di antichi palazzi, scalinate e caratteristiche piazzette.
Il borgo è dominato da una Rocca di epoca malatestiana, ed è ricco di ristoranti e osterie, dove è possibile gustare l’autentica cucina romagnola.
Su tre alture è adagiato il piccolo comune di Poggio Torriana, nelle cui campagne si trovano numerosi palazzi e ville, appartenuti alla nobiltà locale, e dove è facile imbattersi in antichi molini dal fascino irresistibile.
L’antico nome di Torriana, Scorticata (da cui deriva un tradizionale appuntamento gastronomico), rende bene l’idea di questo luogo tutto abbarbicato sulla nuda roccia.
I Malatesta vi edificarono una fortezza a guardia della Via Maior, l’antica strada che risaliva la Valmarecchia verso la Toscana.
Un autentico gioiello storico è il borgo di Montebello con la sua rocca e le leggende che vi sono ambientate.
Verucchio, ben visibile da lontano sullo sperone di roccia che domina la pianura, contende a Pennabilli la fama di “culla dei Malatesta”.
I segni della sua storia gloriosa si manifestano soprattutto nel centro storico che ha conservato la tipica impronta medievale e dove, fra pregevoli palazzi e antiche chiese, spicca la Rocca che è sede ogni anno di interessanti mostre, feste e spettacoli.
Le testimonianze di un importante e lontano passato sono raccolte nel Parco archeologico e nel Museo Villanoviano che conserva uno splendido trono di epoca etrusca.
È il fiume Conca, anticamente conosciuto come Crustumium, a dare il nome alla Valle omonima.
Un territorio capace di offrire ai visitatori una miscela irripetibile dal punto di vista storico e naturale, grazie a colline, campagne, vigneti e uliveti, rocche e borghi fortificati dal ricco passato.
Il fiume, che nasce dal monte Carpegna ad oltre 1200 m., con il suo corso ha segnato il territorio, attraversando colline prima di allargarsi in una vasta piana che defluisce fino a Cattolica e Misano, dove incontra il mare.
La valle conserva ambienti intatti di grande valore naturalistico, come le grotte carsiche di Onferno, nel comune di Gemmano, la Riserva naturale che lo circonda, o come il bosco di Albereto, che ha anche uno splendido borgo fortificato nel comune di Montescudo.
Posta ai confini coi territori che appartenevano al Ducato di Urbino, tutta la valle è disseminata di castelli eretti dai Malatesta, una delle famiglie più importanti e potenti del XV secolo, a difesa dei propri possedimenti riminesi.
Fra tutti primeggia la rocca di Montefiore Conca, un imponente complesso militare e residenziale che ha ospitato principi, imperatori e papi.
Mostre, rassegne e spettacoli vi si tengono durante tutto l’anno, ma è lo stesso antico borgo di impianto medievale ad affascinare e il panorama sulla costa che si gode dalla rocca è davvero spettacolare.
Considerata inespugnabile dagli stessi nemici è la rocca di Mondaino, altro caratteristico centro della vallata che oggi ospita un Museo Paleontologico ricco di fossili.
Il paese conserva un’interessante piazza a pianta semicircolare, teatro principale delle sfide del tradizionale Palio del Daino di metà agosto.
A poca distanza, Saludecio, che dal XVI al XIX secolo, è stata la capitale della vallata: qui potenti famiglie costruirono palazzi di pregio, intellettuali locali conquistarono fama, venne costruita una chiesa che ancora oggi è considerata una piccola cattedrale.
Il centro storico, con i suoi caratteristici murales, ospita in primavera e in estate rassegne e festival di grande richiamo.
Le vestigia del passato della Valconca sono state opportunamente sostenute, nel corso del tempo, anche grazie ad importanti interventi conservativi.
Ne è un esempio il borgo di Montegridolfo, che grazie ad un accurato restauro ha mantenuta integra la sua struttura medievale, con lo scopo di far rivivere il paese in una prospettiva di ospitalità, turismo e cultura.
San Giovanni in Marignano, chiamato il granaio dei Malatesta, con il suo caratteristico centro storico ricco di fosse da grano, circa 200, testimonianza della storia economica della città, già insediamento romano poi possedimento benedettino.
Nel territorio della Valconca, a poca distanza dall’antico borgo di Onferno, la Riserva Naturale Orientata di Onferno offre al turista curioso un percorso alternativo a quello storico culturale, con un ambiente naturale unico, la cui tutela è stata riconosciuta come fondamentale per la conservazione della biodiversità del luogo.
All’interno della Riserva le Grotte di Onferno, formatesi con lo scorrere millenario di acquee sotterranee su terreno di gesso selenico, abitate da diverse specie di chirotteri (pipistrelli).
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Top a Riccione
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